Il Piacere della "Scoperta"

Per parlare del "piacere della scoperta" e per far capire cosa intendiamo con questo concetto sentiamo il bisogno di parlare di Scarabus.

E lo facciamo partendo proprio da una scritta che troviamo sulla bellissima bottiglia di questo whisky, che tra vari simboli intenzionalmente ambigui (ispirati alle opere dell'artista John Francis Campbell di Islay) riporta il motto: "only those who seeks shall find" che interpretiamo come "solo coloro che cercano troveranno".

Mai parole furono più vere, un concetto che ci guida da quando è nato il nostro progetto “Cigar & Spirits”: scovare prodotti particolari, non conosciuti ai più, prodotti diversi da quelli che io solitamente definisco (con il termine non proprio gratificante) da grande distribuzione (facendo ricadere sotto questa definizione non soli i prodotti dei supermercati, appunto, ma anche quelli che… dove ti giri, trovi).

Cerchiamo più perle rare, e non con questo costose, ma particolari e che non aspettano altro che qualcuno le proponga e faccia conoscere ad altri appassionati ed amatori.

E così è stato per Scarabus, di fatto una delle prime scoperte che abbiamo proposto, una delle prime chicche che abbiamo "trovato" nella nostra ricerca di prodotti ricercati e di nicchia.

Scoperta resa ancora più affascinante dall'alone di mistero che intenzionalmente è stato dato al prodotto: i clienti e amici a cui l'abbiamo proposto in degustazione, incuriositi, sono andati a cercare online e poco hanno trovato se non recensioni che accrescevano questo alone di mistero.

Scarabus è un sinlgle Malt Scotch whisky poco conosciuto e che non si trova da molte parti in Italia, un torbato proveniente da una distilleria di Islay rimasta misteriosa (c'è chi dice che si tratti di un Lagavulin, chi vocifera invece Caol Ila), mistero sul tempo di invecchiamento (è un NAS, No Age Statement, e quindi con un invecchiamento non dichiarato), mistero sul tipo di botti utilizzate.

A incuriosire le persone che hanno partecipato alla serata di degustazione a lui dedicata solo la nostra descrizione: un bel colore giallo oro quasi brillante, al naso ti accolgono note torbate classiche di un whisky di Islay, ma con note tutte sue di quello che possiamo definire "fumo marino", socchiudendo gli occhi al naso ricorda quasi nostalgicamente i falò che facevamo da giovani sul mare, fa venire in mente scogli bagnati e poseidonia sul bagnasciuga, un leggero sentore erbaceo e floreale; al palato è oleoso con sempre questa componente fumosa ma più leggera, più dolce, che si fonde con note di cuoio, leggera vaniglia e con sentori più erbacei, agrumati, scorza di limone candita; una buona persistenza con il ritorno di note di falò, chiodi di garofano e sentore floreale.

Io stesso, nell'assaggiarlo, sono rimasto molto colpito e la mattina dopo, al risveglio, ho avuto una sensazione, un ricordo olfattivo ben chiaro, di quell'odore cosi particolare e suggestivo.

Che dire: abbiamo creato delle alte aspettative, con un pochino di ansia come ogni volta che ci esponiamo con una nuova proposta, ma che sono state del tutto rispecchiate se non superate.

L'abbiamo abbinato, per i partecipanti fumatori, ad un sigaro Toscano Puccini, perché pensavamo che proprio il Puccini, per la sua particolarità data dalla fermentazione della fascia, fosse il sigaro giusto per accompagnare un whisky del genere, senza che nessuno dei due soverchiasse l'altro, ma piuttosto andassero in sintonia per accompagnare le persone durante la serata.

Le poche righe che seguono , in corsivo e colorate, trattano proprio dell’abbinamento sigaro/whisky, quindi i non fumatori o non interessati possono scorrere poche righe più avanti J: cosa ci è piaciuto? L’attacco del sigaro è dolce, merito della fascia fermentata, andando a riprendere l’inizio dolce del whisky. La progressione, via via che si raggiunge la pancia, porta il sigaro a prendere corpo esaltando note tipiche del sigaro Toscano, qui gli elementi iniziano a completarsi con le note fumose del whisky e la sua sapidità spiccatamente marina. Nel finale le note erbacee e più fresche che si fanno presenti aiutano a gestire l’aumento di forza del Puccini, che ricordiamo: per le particolarità della sua fascia fermentata non si colloca in un punto preciso nella scala di intensità dei sigari Toscano ma va più visto come un sigaro “in evoluzione”.

Ci siamo riusciti, i prodotti e l'abbinamento sono stati graditi e apprezzati.

Questo è quello che intendiamo quando diciamo: "Il Piacere della Scoperta", questo è quello che cerchiamo di fare nella continua ricerca di prodotti e abbinamenti nuovi.

In questa scoperta devo ringraziare Matteo Zampini, (lo trovate su instagram come Le pipe del Teo) grande appassionato e intenditore di whisky, sigari, pipa, insomma un vero appassionato del mondo del fumo lento; lo devo ringraziare per tutto il tempo che ha speso per le nostre lunghissime telefonate, discussioni, disquisizioni sul sigaro e sui whisky, e naturalmente su abbinamenti tra i due; lo devo ringraziare per la scoperta di questo ed altri fantastici prodotti che presto presenteremo insieme.

Seguiteci per le nostre prossime serate e proposte.

Siete curiosi di provare lo Scarabus? Lo trovate nel nostro shop    Vai allo shop   

IL PRESENTE ARTICOLO E’ INDIRIZZATO AD UN PUBBLICO MAGGIORENNE E INTERESSATO AL MONDO DEL FUMO LENTO.

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