L'importanza della fascia

Quando si è appassionati del lavoro che facciamo il bello (o brutto) è che “la testa” può andare su pensieri lavorativi anche al di fuori delle ore di apertura dell’attività. Mi succede spesso, il brutto è quando mi vengono in mente, all’improvviso, le scadenze fiscali od altro. Il bello, come adesso, è quando in un momento di assoluto relax, al fresco in terrazzo fumandomi un buon Toscano® Originale, ho acceso il pc e ho iniziato a scrivere questo articolo.

Cosa mi sarà mai venuto in mente?

Beh, mi guardavo il mio Toscano® Originale ,con la sua bella fascia di tabacco kentucky nordamericano e, nell’umidor davanti a me , vedo il suo “cugino”:  l’Originale Italia 1891 che, a differenza sua, ha la fascia in tabacco Italiano della Valtiberina.

Penso che i sigari che prediligo sono quelli con la fascia nordamericana, se non anche il ripieno (vedi 1492)

Poi penso ad un altro sigaro, anche lui presente nell’Humidor che tengo a casa, che nato in un momento di pandemia (è uscito a febbraio 2020 anticipando di poco i primi dpcm) non ha avuto le attenzioni e la presentazione che si meritava: Il Puccini. Un sigaro che ha incontrato opinioni discordanti, ma che secondo me merita di essere provato, anche solo per la novità che rappresenta: è infatti il primo sigari MST con la fascia fermentata, che ne ingentilisce inizialmente la fumata facendola partire,  insolito per una fascia della valtiberina, in modo soave per poi accrescere di corpo durante l’arco della fumata.

Penso che la fascia, in un sigaro, realizza un percorso completamente diverso alle foglie usate per il ripieno, per la cura e l’attenzione maggiore che si deve avere nella sua lavorazione, con un crearsi di falsi miti e di confusione su questo aspetto.

Penso anche a quanto anche i cambiamenti climatici stiano rendendo sempre più difficoltoso avere buone fasce di tabacco per la fascia esterna e quanto questo si stia già avvertendo con la carenza di alcuni prodotti.

Penso ad alcuni falsi miti sulla fascia e sul significato del colore che ha.

Penso principalmente alla fascia: Fascia Italiana, fascia Nordamericana, fascia fermentata…  ma quanto può incidere la fascia in un sigaro, nel suo sprigionare gusti e aromi e nella sua intensità? Quanto può influire una SOLA foglia?

C’è sempre stato un gran parlare (ma forse più riguardo ai sigari caraibici) e ci sono, come su ogni argomento, due fazioni divise ognuna con la presunzione della verità. Si parla di incidenze del 5/10 % per alcuni contro incidenze del 25/30 % per altri. Per i nostri amati sigari in Kentucky che, tranne rari casi, con hanno la sottofascia ho sempre sentito dire che la fascia incide un buon 30%.

Non credo ad un approccio numerico su un argomento che ha a che fare con le sensazioni ed il gusto e fatico sinceramente a capire, sarà anche un limite mio, come siano stati tirati fuori questi numeri.

Sono più per un approccio empirico e per la prova in prima persona.  Fortunatamente siamo in attesa di una uscita che sembra aiutarci in questo. E’ infatti previsto a breve il lancio del nuovo cofanetto del Toscano® Assolo: una confezione in cui avremo un sigaro con lo stesso ripieno ma con tre fasce differenti: una in tabacco Nordamericano come l’Assolo che tanto ha stupito nell’edizione 2019, una con fascia della Valtiberina ed uno, quello che non nascondo mi incuriosisce di più, con la fascia fermentata.

Avremo modo di vedere quanto cambia il sigaro andandone a cambiare “SOLO” la foglia esterna. L’argomento è interessante, l’opportunità di testare e valutare anche, per questo stiamo organizzando una serata di degustazione per approfondire questo tema, con la possibilità di confrontarci e di fare domande ad un ospite d’eccezione che sarà con noi: Terry Nesti, responsabile eventi di Manifatture Sigaro Toscano, che sarà con noi e ci guiderà in questa serata, proponendo per chi volesse anche alcuni abbinamenti per le tre versioni del Sigaro.

Che dire: Stay Tuned

Per ora, un saluto e il solito consiglio: dedicatevi del tempo, voletevi bene!

IL PRESENTE ARTICOLO E’ INDIRIZZATO AD UN PUBBLICO MAGGIORENNE E INTERESSATO AL MONDO DEL FUMO LENTO.

NON COSTITUISCE ISTIGAZIONE AL FUMO. SI RICORDA CHE IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE.